Luca Nardi e una partita importante
Che, contro Stefanos Tsitsipas, ha perso ma dalla quale è probabile possa ricavare parecchio per il suo tennis futuro
Luca Nardi è, da sempre, ciò che viene definita una “promessa”.
Un talento, mostrato fin da piccolino, di quelli particolari, che rimandano ad un orizzonte di sviluppo radioso, tale, in potenza, da renderlo un campione.
Promesse e potenziale sono, tuttavia, concetti che possono acquisire forma, compiersi, solo nel futuro. Certo possibile, perfino probabile ma sempre di una ipotesi si tratta che, nell’immediato, nel momento della predizione, non ha sostanza concreta mentre presenta ovvie incognite e crea una pressione, al contrario, ben percepibile.
Nel suo caso, gli anni e la crescita hanno confermato la presenza di un tennis dalla qualità speciale eppure, in parallelo, sono emerse anche delle perplessità legate al temperamento e alla motivazione di un ragazzo dalle spalle larghe ma anche molto coperte, forse non sempre convinto di percorrere la strada giusta.
A diciannove anni, dopo un anno abbondante dell’impegno necessario, in un torneo ricco e importante ma in un posto un po’ sperduto, questa grande promessa richiestagli si è ritrovata, finalmente, di fronte ad una prima prova dei fatti.
Che, nel pomeriggio di oggi, ha preso le sembianze di Stefanos Tsitsipas, ventiquattrenne greco numero quattro del mondo, da affrontare nel secondo turno del torneo di Astana, in Kazakistan.
Un appuntamento con un pezzettino di destino raggiunto attraverso un percorso iniziato mesi fa e che ha trovato luogo in questi giorni, passando dalle partite di qualificazione - in cui ha battuto, tra gli altri, David Goffin - ed un primo turno insidioso contro lo sbarbutello russo Alexander Shevchenko.
Un’occasione che doveva dire a lui - e a tutti quelli in trepida attesa - se ciò di cui si parlava da anni rispondesse al vero e se questo ragazzo fosse in grado, infine, di competere con i migliori.
E la risposta, nonostante la sconfitta, è stata affermativa: quanto mostrato da Nardi contro uno dei più forti giocatori al mondo è qualcosa di spettacolare e lo rimane pur nella sua naturale incompiutezza.
La facilità esecutiva, l’equilibrio, la coordinazione, il tocco, l’anticipazione motoria, la visione delle geometrie ottimali da usare in campo e pure una lucida tranquillità nell’affrontare la situazione, hanno confermato tutto e forse qualcosa di più.
Ad esempio il fatto che, naturalmente, non può esserci l’esperienza necessaria per capire quale soluzione adottare rispondendo all’enorme servizio di Tsitsipas, oppure quella indispensabile nella gestione ottimale di alcuni passaggi nei due tie-break che hanno risolto la faccenda a suo sfavore.
Ma l’aspetto importante, oggi, era comprendere di esserci, di non essere un bluff e, soprattutto, divertirsi dimostrandolo.
L’impressione è che Luca Nardi ci sia riuscito, eccome.
I tabelloni e i risultati
Tokyo ATP 500 | Astana ATP 500 | Ostrava WTA 500 | Monastir WTA 250
Classifiche ufficiali ATP e WTA e ELO
Classifica ATP | Race | Live | NextGen
Classifica WTA | Race | Live
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ELO femminile | Year
(ELO si aggiorna il martedì)
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Questa volta Foxtenn ha sbagliato clamorosamente ed è abbastanza inquietante.
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